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UN PO' DI STORIA

Nel vasto territorio del comune di Gubbio, precisamente in località Padule, si trova l’Abbazia Castel d'Alfiolo.

Si tratta di un’azienda agraria che comprende anche l'omonima Abbazia e che vanta non solo di una storia antichissima alle sue spalle, ma anche di un esteso territorio di oltre 600 ettari che si estende dalla pianura della conca eugubina fino alle colline preappenniniche. 

Una zona che grazie alla sua ampiezza ha consentito nel corso degli anni di sviluppare diversi settori quali l'allevamento, il vitivinicolo, coltivazione dei terreni, l’attività faunistica ed anche quella ricettiva.

 

 

Documentata già nei primi anni del XIII secolo, l’Abbazia benedettina di Santa Maria d’Alfiolo fu centro religioso di notevole importanza anche per la storia di Gubbio. Nel 1300, per esempio, si ritrovarono nei pressi dell’abbazia coloro che parteggiavano per il partito guelfo e che di lì a poco avrebbero sconfitto per sempre i ghibellini che avevano occupato Gubbio.

L’Abbazia, composta da diverse “fabbriche”, come era in uso all’ordine di San Benedetto, fu comproprietaria anche dell’importante castello di Branca. In particolari momenti storici, soprattutto a cavallo del 1400, fu munita di un corpo di guardia di milizie eugubine.

Venuta meno la funzione religiosa per l’esiguità dei frati che la abitavano, l’Abbazia fu acquisita alla Mensa Vescovile attorno alla metà del XV secolo. I vescovi di Gubbio ne fecero la loro residenza estiva e di rappresentanza.

 

 

 

 

 

Federico Fregoso, figura molto importante che lasciò vari segni nell’Abbazia, nacque a Genova e crebbe alla corte di Urbino in quanto nipote diretto di Federico da Montefeltro. Ecclesiastico dai contatti profondi sia con i letterati del tempo che con l’Imperatore e il Papato, grande esperto di lingue e testi sacri con doti politiche e militari.

Rivestì varie cariche, da quella di ambasciatore di Genova a quella di cardinale e vescovo di Gubbio dove morì nel 1541. Negli anni Trenta di Cinquecento, per sua volontà, l’Abbazia fu radicalmente trasformata nella struttura che ancora oggi si conserva e dove, il successore vescovo Alessandro Sperelli, sistemò al suo interno parte della sua celebre libreria.

Dopo il 1860 tutta la tenuta di Santa Maria d’Alfiolo, che si estendeva su una superficie di circa 1.000 ettari, fu incamerata dallo Stato che la vendette poi ai signori Degola e Ricci di Genova. Successivamente passò all’Opera Nazionale Combattenti, alla Società Immobiliare Fondi Rustici, alla S.A.I.M e, dal 1948 al 2007, alla famiglia Salvati. Dal Maggio 2007 l’intera tenuta è di proprietà della famiglia Vannucci.

 

 

L'ABBAZIA OGGI

Oggi è la società Castel d'Alfiolo srl a prendersi cura di questa grandissima tenuta composta dall'Abbazia, diversi casali, un lago di quasi 4 ettari e i terreni, circa 630 ettari, suddivisi tra seminativo, pascolo, bosco, vigneto ed uliveto.

 

 

Per quanto riguarda l'aspetto dell'allevamento l’azienda si occupa di bovini di razza chianina tenuti allo stato semi brado e di asini allo stato brado. 

Le zone destinate a bosco regalano meravigliosi frutti della natura come i funghi e i tartufi. La vendita di questi ultimi contribuisce al reddito dell'azienda.

L’intera azienda agraria inoltre è suddivisa in due zone:

- Una parte Faunistica venatoria a scopo di salvaguardia della selvaggina

- Una parte Agrituristica Venatoria che si sviluppa nella zona collinare dove è possibile effettuare, a pagamento, la caccia a fagiani e lepri

 

 

 

 

La società Castel d'Alfiolo ha sviluppato anche il settore ricettivo ed è pronta ad ospitarvi per rendere la vostra esperienza, all'interno dell’azienda, completa, genuina e indimenticabile!